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Jeep Avenger 4x4 Concept presentazione
Dopo una lunga gestazione è finalmente stata presentata la nuova Jeep Avenger, la baby Jeep, che tutti attendevano da tempo.
Un'auto di cui oramai si conosceva molto, ma non tutto e che ha destato interesse, ma anche qualche delusione.
Lanciata con il nome di baby suv o baby Renagade, ci si attendeva qualcosa di realmente differente da quello che poi è emerso, prima in forma ufficiosa, poi in forma ufficiale.
La nuova Jeep Avenger è si, per categoria merceologica, un suv compatto, ma certamente non è una Panda 4x4 in declinazione Jeep.
Il prezzo di lancio, poi, poco sotto i 40mila euro, è praticamente il doppio di quanto ci si aspettasse.
Un'auto baby non certamente nel prezzo, che anzi appare anche elevato, per quello che offre realmente l'auto.
Partendo dalla base Opel Mokka, Jeep è riuscita a realizzare un suv compatto con una propria personalità, che non si confonde con il resto dei concorrenti.
Interni curati, dettagli ricercati ed una dotazione tecnica di primissimo livello, sono altri aspetti positivi della nuova Jeep Avenger.
La Jeep Avenger è dotata di un propulsione elettrico da 400 Volt che fornisce 115 kW, corrispondenti a 156 cavalli, e 260 Nm di coppia massima.
La nuova batteria da 54 kWh permette 400 km di autonomia nel ciclo WLTP, che diventano 550 km nel ciclo urbano.
Tramite un cavo Mode 4 da 100 kW in corrente continua collegato al punto di ricarica pubblica veloce, sono sufficienti tre minuti di ricarica per percorrere 30 km; oppure 24 minuti per caricare le batterie dal 20 all'80% di carica.
Con un cavo Mode 3 da 11 kW per la corrente alternata collegato a una Wallbox o a una stazione di ricarica pubblica, è possibile fare il “pieno” (da 0% a 100%) in 5,5 ore.
Valori in linea con i concorrenti, ma che indicano come la strada da percorrere sia ancora lunga per le auto elettriche.
L'autonomia teorica, infatti, è sufficiente per un viaggio di media distanza, poco più, anche se i concorrenti fanno anche peggio ...
Di certo per un'auto che vuole fare del vero off road è un pò difficile pensare di fare una ricarica delle batterie in un paesino di montagna, dove invece una tanica di gasolio si trova sempre ...
Ma Stellantis sostiene che la media giornaliera dei km percorsi è di circa 30km, come tale l'autonomia di una ricarica è anche eccessiva ... punti di vista.
Ma come tutti poi non si rinuncia ad una dotazione elettronica da film di fantascienza con ben sei modalità di guida: “Normal” per la guida di tutti i giorni; “Eco” per migliorare l'autonomia; “Sport” per un maggiore divertimento alla guida; “Snow” per la massima trazione su strade o sentieri ghiacciati; “Mud” per ottimizzare le prestazioni sul fango e migliorare l'aderenza; e “Sand” per limitare il rischio di restare bloccati su terreni sabbiosi.
E torniamo a "bomba": ma chi guiderà mai quest'auto tra le dune del deserto?
Però oggi se non hai le modalità di guida non sei nessuno ... cara vecchia panda 4x4 1^ serie ...
Non mancano gli interni molto curati, da auto di categoria superiore, un bello schermo centrale da 10.25" ed una grande attenzione ad utilizzare al meglio tutto lo spazio interno.
Ottima la capacità del bagagliaio e del vano portaoggetti anteriore.
Da segnalare il portellone del bagagliaio che si apre elettricamente, altro gadget da suv di categoria superiore.
Altrettanto ricca è la dotazione tecnologica, come il sistema di guida autonoma di livello 2, che regola automaticamente la velocità e la traiettoria, e si avvale dell'Adaptive Cruise Control e del Lane Centering, il sistema che aiuta il conducente a seguire la corsia e a mantenere l'auto al centro della corsia e a una distanza di sicurezza dal veicolo che la precede.
Il nuovo modello propone inoltre il Traffic Sign Recognition, che legge e interpreta i segnali stradali; la Automatic Emergency Braking con riconoscimento di pedoni e ciclisti, che rallenta il veicolo fino ad arrestarlo per ridurre il rischio di possibili incidenti; il Drowsy Driver Alert, che avvisa il conducente qualora un momento di sonnolenza pregiudichi l'attenzione; il Blind Spot Monitoring, che monitora l’angolo cieco del conducente; il Lane Keeping Assist, che avvisa il conducente quando l'auto esce dalla corsia di marcia; i sensori di parcheggio a 360° con Active Park Assist (disponibile in un secondo momento) e la telecamera posteriore a 180° con vista drone.
In poche parole non manca realmente nulla sotto il punto di vista tecnologico.
In conclusione l'auto in se è anche ottima, prezzo elevato, ma giustificato dai contenuti tecnologici dell'auto.
Potenza, a nostro modo di vedere, appena sufficiente a muovere un'auto di questa massa.
Autonomia discreta, nulla di che.
Alla fine, però, non è quella "Jeep del Popolo" di cui si era parlato all'inizio della sua gestazione.
Rimane un'auto per benestanti disposti a spendere e con capacità di spendere.
Come tutte le auto elettriche c'è la grossa incognita del valore residuo dell'usato, ad oggi si svalutano tantissimo, di fatto hanno un valore pari a zero o poco più sul mercato dell'usato.
Non riteniamo che sia un'auto da grandi numeri, almeno in Italia.
Speriamo che esca anche una versione Diesel o Hybrid, più "basica" e dal prezzo ben più contenuto.
Cosi come è stata presentata, per il mercato italiano, è un flop annunciato ...
